Aggiungendo carne al fuoco: si parla spesso di privilegi, ma purtroppo in giro sento tante teorie campate per aria. Quindi mi prendo la libertà di postare cifre e dati oggettivi e ufficiali. Per ora posto i dati dei Deputati.
CITAZIONE
Indennità parlamentare
[...]
L'indennità è corrisposta per 12 mensilità. L'importo mensile - che, a seguito della delibera dell'Ufficio di Presidenza del 17 gennaio 2006, è stato ridotto del 10% - è pari a 5.486,58 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 784,14) e assistenziali (€ 526,66) della quota contributiva per l'assegno vitalizio (€ 1.006,51) e della ritenuta fiscale (€ 3.899,75). Sull'importo netto sono inoltre trattenute le imposte addizionali regionali e comunali, la cui misura varia in relazione al domicilio fiscale del deputato.
Come minimo
11,703, 64? Sperando di aver fatto i calcoli giusti.
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Diaria
Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n.1261 del 1965.
La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni, che avvengono con il procedimento elettronico.
È considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.
L'Ufficio di Presidenza, nella riunione del 27 luglio 2010, ha deliberato che a decorrere dal 1° gennaio 2011, per il triennio 2011-2013, la misura mensile della diaria è ridotta di € 500,00. L'importo sara' quindi pari a € 3.503,11.
Soggiornare a Roma è così caro?
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Rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori
A titolo di rimborso forfetario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, al deputato è attribuita una somma mensile di 4.190 euro, che viene erogata tramite il gruppo parlamentare di appartenenza.
L'Ufficio di Presidenza, nella riunione del 27 luglio 2010, ha deliberato che a decorrere dal 1° gennaio 2011, per il triennio 2011-2013, la misura mensile del rimborso eletto-elettore è ridotta di euro 500,00. L'importo sara' quindi pari a euro 3.690,00.
Ai deputati non è riconosciuto alcun rimborso per le spese postali a decorrere dal 1990.
Nell'era del digitale, dubito che ogni mese si spenda così tanto.
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Spese di trasporto e spese di viaggio
I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.
Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.
...
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Spese telefoniche
I deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche. La Camera non fornisce ai deputati telefoni cellulari.
Sarebbero 258,23 euro al mese, ma in fin dei conti non è il privilegio più scandaloso, in rapporto agli altri.
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Assistenza sanitaria
Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 4,5 per cento della propria indennità lorda, pari a 526,66 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario.
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Assegno di fine mandato
Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l'assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).
Ci potrebbe stare.
Ma adesso arriva il pezzo forte.
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Assegno vitalizio
Il deputato versa mensilmente una quota - l'8,6 per cento, pari a 1.006,51 euro - della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto da un apposito Regolamento approvato dall'Ufficio di Presidenza il 30 luglio 1997 e successive modificazioni.
In base alle norme contenute in tale Regolamento, il deputato, dopo 5 anni di mandato effettivo, riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. Il limite di età diminuisce fino al 60° anno di età in relazione agli anni di mandato parlamentare svolti.
L'importo dell'assegno varia da un minimo del 20 per cento a un massimo dell'60 per cento dell'indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato parlamentare.
Il Regolamento prevede infine la sospensione del pagamento del vitalizio qualora il deputato sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale. La sospensione del pagamento dell'assegno vitalizio è inoltre prevista nel caso in cui il titolare del vitalizio assuma cariche pubbliche che prevedano una indennita' il cui importo sia pari o superiore al 40 per cento dell'indennita' parlamentare; alla sospensione non si procede qualora l'interessato opti per l'assegno vitalizio in luogo dell'indennita'.
Riporto invece qui le agevolazioni pratiche di cui godono. Ovviamente non posto tutti questi dati per far polemica o antipolitica, ma solo perchè capendo dove sono gli sprechi, possiamo ragionare insieme su cosa tagliare, e come.
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I "PORTABORSE"
Ciascun deputato ha diritto ad accreditare due collaboratori. Gli stipendi sono pagati con fondi della Camera.
BANCA
I servizi bancari sono offerti dal Sanpaolo Banco di Napoli. Ci sono quattro uffici, di cui uno riservato esclusivamente ai deputati, i quali godono di condizioni di favore sia per i conti correnti sia per i mutui. POSTA. Ci sono due uffici postali: uno a Montecitorio e un altro nel palazzo dei gruppi in via Uffici del Vicario. A ciascun deputato spetta un plafond per le spese postali.
RELAX E BARBIERE
Nei sotterranei della Camera c’è anche una sauna riservata ai parlamentari. La barberia di Montecitorio è riservata a deputati e, quando non c’è seduta, ai giornalisti parlamentari. Per le deputate, la Camera mette a disposizione buoni da utilizzare nei parrucchieri convenzionati.
BUONE LETTURE
A disposizione dei deputati un patrimonio bibliografico di oltre un milione di volumi e 5mila periodici raccolti nella biblioteca di San Macuto.
CONFERENZE STAMPA
Una sala a palazzo Montecitorio è a disposizione dei deputati che possono richiederne l’uso per incontrare i giornalisti.
CORSI E CULTURA
I deputati hanno diritto a corsi gratuiti e personalizzati di informatica e di lingue straniere. Disponibile anche un servizio di interpreti.
I PARCHEGGI
In Piazza del Parlamento c’è un parcheggio per i parlamentari, ma i posti sono limitati. A tutti i deputati spetta il permesso per l’accesso alla zona a traffico limitato di Roma.
PAUSA PRANZO
I deputati hanno un ristorante a Montecitorio a loro riservato. Per il caffè e uno spuntino veloce c’è la buvette in Transatlantico. La ristorazione è assicurata anche dai self service di Montecitorio, di Palazzo Marini e di palazzo San Macuto.
TELEFONI
Da tutti gli apparecchi nelle sei della Camera è possibile chiamare i numeri della zona di Roma.
UFFICI
Quelli dei deputati hanno sede a Palazzo Marini e sono assegnati dal presidente del gruppo di appartenenza. Ogni ufficio è attrezzato con postazioni informatiche connesse a internet, telefoni e televisori per seguire le sedute dell’Aula.
QUOTIDIANI E AGENZIE
Le agenzie di stampa italiane e le principali agenzie straniere sono tutte consultabili da computer interni alla Camera e anche dall’esterno, tramite intranet. Nella sala di lettura attigua al Transatlantico sono disponibili i maggiori quotidiani e periodici italiani, i cui arretrati sono consultabili su richiesta. Ogni giorno viene predisposta una rassegna stampa disponibile via internet.
ARCHIVIO
Distribuisce tutti gli atti e le pubblicazioni di Camera e Senato che su richiesta vengono spediti al domicilio del deputato.
ASSISTENZA FISCALE
Un ufficio aiuta i deputati a compilare le dichiarazioni dei redditi.