Giovani Padani [Forum Lega Nord, Padania, Politica, Bossi]

Un'azienda di Berlusconi nel poker online., Mondadori, conflitto di interessi

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view post Posted on 30/10/2011, 21:31
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Burattinaia

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Un'azienda di Berlusconi nel poker online. Mondadori, conflitto di interessi
L'azienda (privata) presieduta da Aldo Ricci che rappresenta la Sogei (pubblica) in un'altra società
Alla ricerca di nuovi business con un mercato editoriale sempre più asfittico, la Mondadori si è gettata dunque a capofitto nel lussureggiante mondo dei giochi via internet: poker online, casinò virtuali...
La notizia non è nuova. Era contenuta in un comunicato stampa della casa editrice del 28 giugno scorso. Titolo dell' Ansa di quel giorno: «Mondadori: nasce Glaming, nuova società per giochi online». La cosa però, in quell'occasione, non ha avuto il risalto che invece sarebbe stato logico aspettarsi per tutta una serie di circostanze che questa sera svela un servizio di Sigfrido Ranucci per Report , la trasmissione di inchieste televisive di Milena Gabanelli che va in onda la domenica su Rai Tre.

Glaming è controllata al 70% dalla Mondadori e al 30% da un altro soggetto, la Fun Gaming, il cui capitale è a sua volta custodito in due scatole: Buel srl (51%) e Entertainment and gaming invest (49%). Per quanto riguarda la seconda, è inutile affannarsi a cercare di scoprire il proprietario. Le quote sono infatti custodite in una fiduciaria. La Buel è invece di proprietà di una vecchia conoscenza del mondo della televisione come Marco Bassetti. Il quale, incidentalmente consorte del sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi, si ritrova ora in società con il premier Silvio Berlusconi, ossia il proprietario della Mondadori, in un business molto appetitoso, a giudicare dal bombardamento di spot che pubblicizzano sul piccolo schermo questo genere di divertimento.
E fin qui, in questa Italia, non ci sarebbe forse niente di strano. A meno di non voler passare per moralisti sollevando una questione di opportunità per un presidente del Consiglio nel ritrovarsi azionista di una società che opera nel settore dei giochi d'azzardo, sia pure virtuali. Del resto, perché mai scandalizzarsi se perfino le Poste italiane sono in quel business? Il fatto è, tuttavia, che per entrare in questa attività è necessaria una concessione. E quella concessione la può dare soltanto l'amministrazione dei Monopoli di Stato. Ovvero un organismo, affidato all'ex capo dell'agenzia delle entrate Raffaele Ferrara, che dipende dal governo presieduto dal Cavaliere. In qualunque altro Paese al mondo questo sarebbe un classico episodio di conflitto d'interessi. Ma qui chi ci fa caso?

La Glaming viene costituita il 21 aprile del 2011 sulla base di un progetto che il consiglio di amministrazione della Mondadori discute il 25 novembre del 2010: a quella riunione, dettaglio, è presente in videoconferenza anche un consigliere che ha un ruolo importante nel governo Berlusconi. Cioè il direttore generale del ministero dei Beni culturali Mario Resca.
Dallo scorso mese di settembre la Gamling è finalmente nell'elenco dei soggetti aggiudicatari dei giochi online pubblicato sul sito dei Monopoli. Il servizio di Report non manca di far notare come a luglio proprio la Mondadori di Berlusconi abbia dovuto pagare a Carlo De Benedetti un risarcimento danni di 564 milioni di euro, sottolineando pure la forte crescita dell'indebitamento della casa editrice. «La ciambella di salvataggio», conclude Ranucci, «potrebbe venire proprio dai giochi».
Ma in questa storia l'ombra del conflitto d'interessi è dietro ogni angolo e assume aspetti molteplici e imprevedibili. Si scopre, per esempio, che il presidente della Glaming risponde al nome di Aldo Ricci. Chi è costui? Per due volte è stato l'amministratore delegato della Sogei, la società pubblica che gestisce l'anagrafe tributaria: già protagonista di un doppio giro di valzer ai vertici di quella struttura (nominato da Giulio Tremonti, rimosso con liquidazione milionaria da Vincenzo Visco e rinominato da Tremonti) che ha coinvolto anche altri soggetti ed è costato all'erario, come ha segnalato la Corte dei conti in un suo rapporto, più di 11 milioni di euro. Rapporto, in seguito finito all'attenzione dei magistrati, nel quale erano contenuti anche alcuni particolari riguardanti la prima gestione Ricci.

Una inchiesta interna voluta da Visco aveva infatti rivelato che il 90% degli appalti della Sogei erano stati frazionati sotto i 200 mila euro, e che le gare europee erano limitate al 15%.
Un paio d'anni fa Ricci, il cui ritorno alla Sogei era stato sponsorizzato da Marco Milanese (l'ex braccio destro di Tremonti messo sotto inchiesta dalla magistratura che ne aveva perfino richiesto l'arresto) viene sostituito con soddisfazione del direttore dell'Agenzia delle entrate Attilio Befera. Ma riesce a rimanere ancora nell'orbita della Sogei. Attualmente figura ancora come consigliere di amministrazione di Geo Web, società controllata dal consiglio dei geometri di cui la Sogei ha il 40%.
Riassumiamo. Ex responsabile di un pezzo cruciale dell'amministrazione finanziaria, Ricci è ora presidente di una società privata (di cui sono azionisti il premier e il marito del sottosegretario agli Esteri) titolare di una concessione per gestire giochi online rilasciata dalla stessa amministrazione finanziaria che Ricci continua a rappresentare in un'altra società. E tutto questo può essere considerato normale?
 
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MARCO M.
view post Posted on 31/10/2011, 15:09




Brava Silvia, queste sono le notizie che devono far riflettere.

Secondo valutazioni attendibili, il business del gioco (più o meno d'azzardo, dal superenalotto alle scommesse sui cavalli, dalle macchinette mangia-soldi al poker più o meno on line) raggiunge un "fatturato" annuo di circa 70 MILIARDI (!).

Se a questo si aggiunge la corruzione (70 miliardi), la droga (ben oltre 30 miliardi), la prostituzione e molto altro, si arriva a...fate voi la somma.

E allora?
Già, allora basta chiedersi: cosa può significare questa cifra, che conseguenze può avere questo fiume di quattrini, cosa si può comperare con questi soldi...
Domande così. E ognuno si dia le sue risposte, se non vuole vivere con la testa nel sacco.
 
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view post Posted on 31/10/2011, 16:20

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Uhmmm..
Una cosa non è esatta.
Non è la Mondadori ad aver dovuto pagare la CIR. poco ma sicuro
 
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virgilio_80
view post Posted on 31/10/2011, 16:51




CITAZIONE (velenopuro @ 31/10/2011, 16:20) 
Uhmmm..
Una cosa non è esatta.
Non è la Mondadori ad aver dovuto pagare la CIR. poco ma sicuro

ehehe...sei un volpone.....tana x velenopuro....
 
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MARCO M.
view post Posted on 31/10/2011, 16:53




Veleno, lascia perdere certi dettagli e andiamo al nocciolo della questione. Mi sembra più interessante, più istruttivo e anche più divertente per tutti. Ammesso beninteso che possa essere divertente sguazzare nel fango. Sei d'accordo? Ciao.

P.S. Se poi nel fango vogliamo addirittura annegare, leggiti la notiziola dei 600 trilioni di dollari.
AZZZZZZZ...mi sa che anche Paperone fa fatica a mettere insieme gli zeri!
 
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view post Posted on 31/10/2011, 16:54

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CITAZIONE (virgilio_80 @ 31/10/2011, 16:51) 
CITAZIONE (velenopuro @ 31/10/2011, 16:20) 
Uhmmm..
Una cosa non è esatta.
Non è la Mondadori ad aver dovuto pagare la CIR. poco ma sicuro

ehehe...sei un volpone.....tana x velenopuro....

Oddio, guarda che, trattandosi del Nano, non mi sarei stupito più di tanto
Far pagare agli azionisti di minoranza parte dei misfatti dell'azionista (ladro) di maggioranza.
Lo fece anche col primo condono con Mediaset
Mediaset condonò ed escluse quindi Fininvest dal rimborso dovuto agli azionisti di minoranza (come da prospetto di collocamento) qualora la lite fosse andata in porto con esito negativo per Mediaset
Una porcata incredibile in un paese civile
 
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5 replies since 30/10/2011, 21:31   188 views
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