danielettrico |
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| CITAZIONE I concorsi pubblici statali devono essere garantiti ai cittadini ITALIANI e non al mondo ... non sei cittadino Italiano i lavori Statali te li attacchi al menga STOP CHIUSO.
Ricevo ogni fottuto giorno centinaia di domande di assunzione da ITALIANI e devo dare i lavori pubblici agli stranieri? I MIEI soldi in tasse devono sfamare gli stranieri mentre i miei connazionali sono per strada che presentano domande su domande con figli a carico?
e poi vi definite ITALIANI? VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA! Questo sembra il Medioevo, quando ci si arroccava nel castello, pronti con l'olio di ricino da versare agli invasori. Il progresso invece è un'altra cosa. Un po' di stralci del pensiero di Pisapia, tratti da "In attesa di Giustizia - Dialogo sulle riforme possibili": Le espulsioni di chi arriva qui per delinquere vanno fatte; ma bisogna evitare di fare di tutta l’erba un fascio. Così come è importante rendere effettiva l’espulsione nei casi in cui non vi è altra soluzione, di pari passo va portata avanti l’integrazione di chi ha un lavoro e intende vivere onestamente sul nostro territorio. La globalizzazione ha annullato i confini, e questa è una strada senza ritorno; personalmente credo possa essere un arricchimento, a patto di non fare gli errori che fin qui sono stati fatti e che rischiano di spingere gli stranieri che non hanno i documenti nell’illegalità. Le due strade, quella della severità e quella dell’integrazione, non possono che essere parallele. ... Il fatto che l’approdo di molti migranti finisca, anche per ragioni geografiche, sulle nostre coste, non significa che si tratti di un problema italiano. Ha ragione il nostro ministro degli Esteri a denunciare la latitanza di molti paesi europei: l’immigrazione deve essere affrontata dall’Unione Europea con una unità di intenti in grado di creare le condizioni per rendere praticabili quelle strade parallele cui accennavo prima. ... L’elemento principale per contrastare l’immigrazione illegale dovrebbe essere l’apertura di canali legali d’immigrazione: «Questo – scrive l’OCSE – è ciò che chiedono i mercati del lavoro». ... Se gli immigrati regolari alimentano col loro contributo la fiscalità generale e danno con il loro lavoro un importante apporto al PIL (9,2% nel 2006); se i migranti svolgono mansioni che gli italiani hanno abbandonato, allora il primo obiettivo dovrebbe essere quello di incentivarne la regolarizzazione. Come si è fatto per le badanti; e non si capisce perché non si sia fatto con i muratori. E ancora: se l’integrazione mette in moto un circuito positivo, va esteso il diritto di voto alle elezioni locali e approvata una legge sulla cittadinanza, moderna e adeguata ai tempi, che preveda un percorso in grado di rendere meno difficile il dialogo e la convivenza.
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