CITAZIONE
Ma che bella gente avete!
20:40 18 APR 2012
(AGI) - Roma, 18 apr. - E ora nella Lega spunta anche la pista dei dossier interni. Da mesi si preparava un carteggio contro Roberto Maroni, rivela Panorama nel numero in edicola domani.
Sarebbe stato, spiega il settimanale, proprio l'ormai ex tesoriere Francesco Belsito, dal gennaio scorso, ad aver ingaggiato un detective privato genovese: "Non appena ho capito chi fossero i miei nemici dentro la Lega ho deciso di fare un po' di ricerche su quelli che sostengono di essere 'trasparenti', 'puliti' e 'corretti'. Presto ognuno dovra' assumersi le proprie responsabilita'" ha detto Belsito a Panorama.
"Mi sembra davvero incredibile che un ex ministro dell'Interno sia fatto oggetto di un'azione di dossieraggio", risponde a sua volta lo stesso Maroni precisando che "non si tratta di un tentato dossier ma di un dossier reale, che c'e' e che e' molto grave. Sono stato accusato di farne io, ma la realta' e' questa ed e' molto grave. Sembra che qualcuno, con i soldi dei militanti, abbia deciso di ingaggiare qualcuno per indagare su di me". Non e' l'unica notizia clamorosa della giornata, del resto, che scuote la politica e, in particolare, la Lega. Salta infatti fuori che sono firmati da Rosy Mauro e Piergiorgio Stiffoni i certificati di consegna relativi all'acquisto di diamanti per 300mila euro. Risulta agli atti dell'inchiesta sui rimborsi elettorali della Lega.
L'intenzione degli inquirenti e' comprendere se si sia trattato di un investimento fatto a titolo personale da Mauro e Stiffoni oppure se il denaro provenisse da altri fondi. Torniamo al caso Maroni, che giudica "ridicolo" il contenuto dei 'file': "Il dossier che ho visto contiene cose inventate di sana pianta, come il fatto che io avrei una barca ormeggiata in un porto sloveno, Portorose. Si e' infatti scambiato il nome Porto Rosa, dove ho effettivamente una barchetta, con la localita' straniera. Ora voglio sapere chi ha potuto anche solo pensare di fare una cosa del genere". Non Rosi Mauro, che da Matrix dice "a me non risulta, non ho mai sentito parlare di dossier, di spiate o altro".
La Mauro comunque conferma che non lascera' lo scranno di vicepresidente del Senato: "Non mi sono dimessa - spiega - perche' ho la coscienza pulita e penso che dimettermi sarebbe come ammettere che basta una telefonata strana per tagliare i vertici delle istituzioni". Meglio comunque non parlarle di Roberto Maroni, che confessa di "non riuscire piu' a pronunciarne il nome". "Io ho sempre detto le cose in faccia e questo in politica spesso e' controproducente. Non ho mai incitato nessuno contro un mio collega di partito e anche quando lui si e' messo in aspettativa io sono andata a dirgli in faccia che sbagliava. Non ho incitato la base contro di lui".
E' ancora Maroni, comunque, ad annunciare che "ai nostri militanti daremo le risorse che stiamo recuperando da questi investimenti un po' azzardati, diciamo cosi', a partire dai lingotti d'oro recuperati ieri e che verranno liquidati. Cosi' come tutto quello che potremo e riusciremo a recuperare". "Non restero' nemmeno un minuto in piu', se, una volta accertate le responsabilita', non se ne andranno tutti i colpevoli, a tutti i livelli", prosegue il triumviro della Lega. "E pazienza - aggiunge - se dovessi scoprire altre amare verita', se, cioe', dovessi scoprire di essere stato tradito da un presunto amico: non ci saranno sconti per nessuno".