Giovani Padani [Forum Lega Nord, Padania, Politica, Bossi]

MONTE DEI PASCHI DI SIENA, ma quale saà la verità?

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icon14  view post Posted on 28/1/2013, 17:01
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In molti su Facebook in queste ore cercano di dipanare la complicata matassa Monte dei Paschi-Antonveneta. Un amico trova questo interessante articolo del Corriere della Sera del 21 Dicembre 2007 http://archiviostorico.corriere.it/2007/di...071221047.shtml, dal titolo "MPS, scelta americana per l'Antonveneta", che così recitava:


Il Montepaschi fa partire l'operazione di aumento di capitale da 9 miliardi di euro per far fronte all' acquisto di Antonveneta dagli spagnoli del Santander. E lo fa affidandosi ai colossi dell' investment banking che si faranno carico a fermo dell' intero ammontare. In particolare Citigroup, Goldman Sachs e Merrill Lynch avranno il ruolo principale di coordinare l' intero dossier ma ad impegnarsi nel finanziamento dell' operazione saranno anche Credit Suisse, Mediobanca e Jp Morgan.

L'annuncio dell'acquisizione di Antonveneta era del novembre precedente. Qualcun altro osserva quindi che sarebbe molto interessante sapere chi fossero i consulenti per l'Italia di Goldman Sachs e delle altre banche di investimento coinvolte nell'affare. Sapete com'è: il referente per l'Italia è una figura molto importante in questi casi, un anello fondamentale per la gestione di queste operazioni di ampio respiro.

Cerco su Google, convinta di reperire il nome di un qualche tecnico sconosciuto, ma segretamente sperando di cogliere il piddino di turno nel ruolo chiave. Invece vengo presa completamente di contropiede, ancora via Corriere della Sera. Sapete chi era il consulente per l'Italia di Goldman Sachs durante l'affare Antonveneta, nominato appena pochi mesi prima?

Gianni Letta. Il braccio destro di quello che all'epoca era il capo dell'opposizione al governo Prodi, ovvero Silvio Berlusconi.

Ora mi spiego l'assordante silenzio del PDL riguardo allo scandalo MPS. Non che Letta c'entri, per carità, non lo affermo mai e poi mai! Però era fresco fresco il consulente per l'Italia della banca di investimenti che si è occupata di Antonveneta. Non è che non potesse saperne nulla, eh.

di Debora Billi

(Work in progress; sarebbe interessante scoprire anche i consulenti Merrill Lynch, Citigroup e JP Morgan).

http://crisis.blogosfere.it/2013/01/mps-an...tta-gianni.html


inoltre.....aggiungo io Sino al gennaio 2012 il vicepresidente (e azionista al 4%) di MPS era Francesco Gaetano Caltagirone, suocero di Casini, quindi direi contiguo a Monti piuttosto che al PD
 
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view post Posted on 28/1/2013, 23:28
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INTERCETTAZIONE: VERDINI MUSSARI


C’è un filo che lega il Monte dei Paschi al Pdl.

Denis Verdini, coordinatore PDL, non può criticare troppo l’ex presidente Mps, Giuseppe Mussari, per gli accordi con la banca Nomura nascosti in cassaforte per truccare il bilancio del 2009. Proprio in quel periodo Mussari finanziava generosamente gli amici di Verdini. Il 15 gennaio 2010 la Procura di Siena registra due chiamate di Verdini a Mussari.


“Senti, ti posso disturbare due minuti? É un favore, eh, quello che ti chiedo”.

La questione è quella del prestito da 150 milioni di euro garantito da un pool di banche nell’ottobre 2008 all’amico Riccardo Fusi in quei giorni alla ricerca disperata di liquidità. Verdini anticipa a voce una mail che inizia così:

“Carissimo Giuseppe, con riferimento alla conversazione telefonica odierna ti illustro i motivi della mia chiamata”
.

Verdini chiede a Mussari di concedere a Fusi 10 milioni in più, oltre ai 60 già accordati da Mps, sui 150 totali. Il Monte doveva sostituirsi nel pool di finanziatori proprio al Credito Cooperativo Fiorentino di Verdini, poi commissariato. A Verdini che chiede lumi sul prestito da 10 milioni, replica:

“Sto aspettando un riscontro. Ti prego, dammi una mano”
.

Mussari resiste: “Ci proviamo, non è l'esercizio più semplice del mondo, come potrai capire”.

Verdini non si arrende: “Mi devi dare una mano, via, se te la chiedo”.

Solo allora Mussari capitola: “Va bene, d'accordo, proviamo”.

Alla fine il finanziamento di 10 milioni non passa. Due settimane dopo partono le perquisizioni per l’inchiesta G8 che non favoriscono i contatti con Verdini, allora indagato per quelle questioni. Ma Verdini, da quell’operazione fallimentare per il Monte dei Paschi di Siena, avrà comunque un utile. Gli avvocati che seguono il finanziamento da 150 milioni sono i due Olivetti Rason, il padre Gian Paolo e il figlio Pier Ettore. E Niccolò Pisaneschi, fratello di Andrea , allora membro del cda di Mps e presidente di Antonveneta. Più Marzio Agnoloni. A parte la questione tra i due fratelli Pisaneschi, (Andrea pagato come consigliere di chi presta, Nicola consulente di chi li prende), lo studio Olivetti Rason e Marzio Angnoloni si appoggiano a Verdini. Lo studio Olivetti Rason paga false fatture (per l’accusa) a Verdini per 260 mila euro e Agnoloni versa in più tranche altri 157 mila euro. Interessante l’esito delle indagini su Pier Ettore Olivetti Rason. Nella camera da letto di questo avvocato di 39 anni i Carabinieri trovano una lettera di Licio Gelli, il maestro della loggia P2. Nel verbale del sequestro si legge: “Busta gialla avente mittente conte Licio Gell, Santa Maria delle Grazie 14, Villa Wanda, Arezzo, destinatario l'Avv. Pier Ettore Olivetti Rason, contenente libro dal titolo “L’abito del dolore”, scritto da Licio Gelli riportante dedica manoscritta dell'autore”. Lo stesso Olivetti Rason che è stato intercettato mentre parlava di affari (il salvataggio della Sasch di Prato) con Nicolò Querci, manager del gruppo Mediaset e segretario di Berlusconi, nonché figlio di Carlo Querci, fino a pochi anni fa consigliere del Monte dei Paschi.

Arcore e Siena non sono poi così lontane.

Marco Lillo - IlFattoQuotidiano 26/01/2013 pag. 4
 
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